In topografia, il livello è uno
strumento che serve ad individuare una direzione orizzontale detta linea di
mira o di collimazione. Permette di misurare differenze di quote (dislivelli)
attraverso il metodo della livellazione geometrica, tramite la lettura su
un'asta graduata, detta stadia.
Esistono diversi tipi di livelli:
- livelli da cantiere (livelli laser): meno precisi e meno costosi, adatti
alle abituali misurazioni nei cantieri;
- livelli digitali: più veloci e più economici
- autolivelli: più precisi;
Gli elementi che caratterizzano un livello sono:
- la livella (sferica e torica),
- il
cannocchiale,
- il compensatore (assente
nei livelli da cantiere),
- il sistema di lettura.
AUTOLIVELLO
Permette un'alta precisione che dipende da:
- L'ingrandimento del cannocchiale:
un buon ingrandimento permette una lettura più accurata, in quanto
l'immagine che si osserva è più grande;
- Il diametro dell'obbiettivo:
un diametro maggiore significa una risoluzione maggiore. La risoluzione è
legata alla nitidezza dell'immagine;
- La sensibilità del compensatore:
gli autolivelli, a differenza dei livelli da cantiere, sono dotati di
compensatore. Il compensatore è un sistema di pendoli, che aiuta la messa in
bolla dello strumento: una volta che, manualmente, si è reso l'autolivello più
o meno orizzontale, entra in azione il compensatore che rende l'autolivello
esattamente orizzontale;
- Il sistema di lettura (micrometro):
il micrometro è assente nei
livelli da cantiere, e permette una maggiore precisione rispetto a quella data
dalle tacche della stadia. Ruotando una lamina di vetro (lamina
pian-parallela), che si trova all'interno dello strumento, si trasla la linea
di mira fino a farla coincidere con la tacca più vicina della stadia. A questo
punto si legge il numero nell'oculare e lo si somma a quello della stadia.